Bring Back Our Girls




Con questo slogan, Bring Back Our Girls (portate a casa le nostre ragazze), i genitori delle 276 ragazze rapite in Nigeria protestano, chiedendo l'intervento del governo e della comunità internazionale. Durante la  notte tra il 14 e il 15 aprile, un gruppo armato appartenente al gruppo estremista islamico di Boko, sequestra un numero imprecisato di ragazze, tra i 15 e 18 anni, dal dormitorio scolastico della città di Chibok.
I social media hanno sposato la battaglia, che è combattuta a colpi di tweet anche da nomi noti, come Michelle, la moglie del presidente degli Stati uniti Barack Obama, o la giovane pakistana Malala Yousafzai rimasta anche lei vittima di un attentato compiuto da estremisti islamici, il cui obiettivo era impedirle di andare a scuola.