Calabresi nel mondo

Mimmo Laganà tra arte e genio



Non avevo mai sentito parlare di  Mimmo Laganà poi un giorno un amico in comune, Diego Malara,  mi propone con un tono di voce molto coinvolgente,  di fare un reportage su  “un vero artista di origini calabresi, che riesce a trasformare pezzi di motore in disuso in opere d’arte”.
Incuriosito comincio a cercare informazioni in giro per il web e man mano che la ricerca andava avanti rimanevo sempre più affascinato dalle meraviglie create da quest’uomo geniale. Le sensazioni che suscitano le sue opere, credetemi, sono le stesse che un bambino  prova davanti al giocattolo dei suoi sogni. Ma come fa, mi domandavo, a trasformare dei freddi pezzi di motore e carrozzerie in arte raffinata? Una risposta forse si nasconde nell’italica e proverbiale fantasia che il resto del mondo ci invidia. Scopro sempre su internet che Domenico Antonio Laganà, meglio conosciuto come Mimmo Laganà,  nasce il 24 Aprile 1943 in provincia di Reggio Calabria. A sette anni è già apprendista in uno studio di illustrazioni cinematografiche e coreografie teatrali. A dodici anni lavora presso un atelier di sculture mobili (cioè automobili). A diciotto anni sente il richiamo della capitale dell'automobile, meta a lungo sognata: Torino. Sono gli anni sessanta, un fervore artistico in cui Laganà s'immerge partecipando a mostre collettive e frequentando sia pittori famosi che artisti esordienti, allo scopo di raggiungere una maturità artistica non facile da ottenere. Nel frattempo apre un laboratorio di restauro per auto d'epoca (Ferrari, Maserati, Alfa Romeo e Fiat). Detti cimeli gli vengono affidati affinché li riporti agli antichi splendori. Un giorno inventa una giostra ed il primo personaggio che l'inaugura è Pluto. Da un vecchio capannone di 3000 metri quadri a Balangero (Torino) Mimmo fa nascere la Dream Factory (la fabbrica dei sogni) una mostra permanente delle sue opere http://www.factorydreams.it/.  La sezione “Follia” del museo dell’automobile di Torino è stata curata dal nostro artista, ove si possono ammirare la panda trasformata in cucina, la mitica 500 in letto ed altro ancora. Vi risparmio l’elenco delle mostre ma credetemi è veramente lungo. Non vorrei aggiungere altro vi lascio sfogliare le foto, scrivete voi il finale della favola che vi sto proponendo. Notate tra le foto il cassonetto della spazzatura trasformato in carrozza...