Cena di leva dei "Ragazzi" del 1967: 50 anni
Carmen Albano ha avuto l'idea di organizzare la splendida cena di leva - 14 Agosto 2017 Lazzaro.
Lo stupore dell’incontro, la gioia nel riconoscere nei volti degli uomini e delle donne di oggi, tracce dei bambini di ieri; l’entusiasmo del ricordare i luoghi dell’infanzia, i giochi della fanciullezza, le scorribande dell’adolescenza scoprendo come, quasi d’incanto, lo spazio ed il tempo possano essere dominati, quasi annullati …
Anche se sono passati 50 anni, per la trentina di “ragazzi” e “ragazze” del ’67 di Lazzaro che si sono dati appuntamento all’”Angelo Biondo”, il tempo, almeno per quella serata, è sembrato davvero avere perso la sua consistenza lasciando libero spazio alla dolcezza del ricordo: i banchi di scuola condivisi, le feste, le prime lacrime subito asciugate da un sorriso amico e poi i primi baci, reali o più spesso sognati ...
Così, in una serata davvero speciale, i ricordi del cuore si sono uniti ai differenti percorsi di vita e professionali di questi cinquantenni lazzaresi, spesso maturati in città lontane e tanto diverse dalla “piccola” Lazzaro; ad accomunarli l’amore per il paese che li ha visti nascere e crescere, il desiderio di mantenere le proprie radici ben radicate in una terra tanto bella ed impossibile da dimenticare.
Anche se sono passati 50 anni, per la trentina di “ragazzi” e “ragazze” del ’67 di Lazzaro che si sono dati appuntamento all’”Angelo Biondo”, il tempo, almeno per quella serata, è sembrato davvero avere perso la sua consistenza lasciando libero spazio alla dolcezza del ricordo: i banchi di scuola condivisi, le feste, le prime lacrime subito asciugate da un sorriso amico e poi i primi baci, reali o più spesso sognati ...
Così, in una serata davvero speciale, i ricordi del cuore si sono uniti ai differenti percorsi di vita e professionali di questi cinquantenni lazzaresi, spesso maturati in città lontane e tanto diverse dalla “piccola” Lazzaro; ad accomunarli l’amore per il paese che li ha visti nascere e crescere, il desiderio di mantenere le proprie radici ben radicate in una terra tanto bella ed impossibile da dimenticare.